Festa del ringraziamento 2019
5 Ottobre 2019AVVENTO 2021
29 Novembre 2021Iniziamo oggi, 5 aprile, la Settimana Santa con i suoi riti che celebrano e richiamano gli eventi meravigliosi di Cristo Gesù compiuti a favore dell’uomo di tutte le generazioni presenti, passate e future. L’opera di Cristo è a beneficio di tutti ed ogni uomo, se vuole, può attingere a questa Sorgente di Vita eterna.
Ci troviamo, carissimi fratelli, a celebrare la Pasqua, la festa più grande e solenne per i Cristiani, in una realtà inimmaginabile: chiusi nelle nostre case e privati di partecipare alle Sante Funzioni che rendono solenni questi giorni santi della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù.
La Luce del Cristo risorto, proprio ora che siamo nel timore, infonde in noi la forza della speranza e la certezza che la Vita vince sulla morte. La nostra fede nel Cristo, il Figlio di Dio morto e risorto per noi, è la nostra ancora di salvezza.
In questi giorni santi in cui siamo chiamati a stare più vicini a Dio non cessiamo di elevare al Signore le nostre suppliche per invocare il Suo aiuto e la liberazione da questo male; la guarigione di quanti sono affetti; il sostegno per quanti si adoperano ad alleviare il dolore; il conforto per quanti hanno perso i loro cari; il riposo per i defunti. Anche questo è Carità e opera gradita a Dio.
I RITI DELLA SETTIMANA SANTA
Domenica 5 aprile: DOMENICA DELLE PALME
Oggi Gesù entra in Gerusalemme accolto da una folla osannate e dai Fanciulli che, agitando rami di palme, acclamano:
“Benedetto Colui che viene nel nome del Signore. Osanna al Figlio di Davide”. E’ il saluto messianico: Gesù è Colui che viene a compiere quanto annunciato dalle Scritture e dai Profeti, Gesù è il promesso da Dio, il Messia cioè il Salvatore.
Andiamo anche noi con lo spirito incontro al Signore che sale a noi per compiere la Sua opera di salvezza, presentando a Lui le nostre persone, offrendo a Lui i nostri cuori, professando la nostra fede in Lui.
Giovedì 9 aprile: Giovedì Santo
Gesù celebra con i Suoi Apostoli l’Ultima Cena: è la cena pasquale durante la quale Gesù ne muta la natura e il significato. Il pane diviene il Suo Corpo offerto in sacrificio; il vino è il Suo Sangue versato per la remissione dei nostri peccati.
Il Corpo e il Sangue di Gesù sono il Nuovo Sacrificio che il Nuovo popolo dei credenti offre ogni giorno al Padre nella santa Messa.
Istituisce in questa Cena il Sacramento dell’ Eucarestia che è per noi Sacrificio a Dio, Nutrimento per le nostre anime, Presenza viva e reale in mezzo a noi fino alla fine dei tempi.
Venerdì 10 aprile: Venerdì Santo
E’ il giorno della morte di Gesù sulla Croce.
Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta le terra e alla tre Gesù, dando un forte grido, spirò.
Sulla Croce si compie la salvezza dell’uomo, dalla Santa Croce scaturisce un fiume di sangue e acqua che lava e purifica; sempre dalla Croce di Cristo nasce la Chiesa ossia la Comunità dei Credenti.
Lo strumento di morte e di ignominia diviene per il cristiano il segno di vittoria, di vita, di gloria e di vanto. La Croce diviene per tutti i tempi e per ogni uomo segno e strumento di salvezza: solo attraverso la Croce di Cristo si arriva alla Gloria.
“Ave,o Croce, unica speranza,
accresci ai fedeli la grazia
ottieni alle Genti la pace”
Sabato 11 aprile: Sabato Santo
Giorno di assoluto silenzio. Gesù. per mezzo di Lui tutto è stato creato, tutto vive e sussiste e da Lui tutto è stato ricreato, giace esanime nel sepolcro.
Egli ha voluto in tutto rendersi simile agli uomini, assumendo la nostra natura umana, la nostra morte e la nostra sepoltura.
Nel silenzio di questo giorno, Gesù va a chiamare i giusti che Lo attendevano, da Adamo e Eva, dal giusto Abele ai Patriarchi Noè, Abramo, Mosè, i Profeti e tutti i buoni per svegliarli dal loro sonno e per formare il Suo corteo glorioso nel mirabile giorno della Resurrezione.
Questo affermiamo quando nel Credo diciamo: “Discese agli Inferi”.
Domenica 12 Aprile: DOMENICA DI RESURREZIONE
Nel primo giorno dopo il sabato alcune donne vanno al sepolcro ma trovano la pietra ribaltata: il sepolcro è vuoto. A loro due angeli, apparsi in bianche vesti, danno l’annuncio che Gesù è risorto; inutile cercare tra i morti Colui che è vivo.
Da quel mattino risuonerà per sempre fino ai confini della terra l’annuncio gioioso dalla Pasqua: CRISTO E’ RISORTO.
Fratelli miei, con questa certezza della Resurrezione di Cristo, nostro fratello e Pastore delle nostre anime, camminiamo con fiducia e, resi sapienti dalle cose che patiamo, viviamo con con gioia pur nella tribolazione tenendo fisso lo sguardo su Gesù che ci può salvare.
BUONA PASQUA.
don Fortunato, parroco